ll vaso di Pandora. Un approccio concettuale all’archivio con Alba Zari

Il workshop "Il Vaso di Pandora" offre ai partecipanti l'opportunità di esplorare il potenziale narrativo e artistico dell'archivio fotografico personale, con un focus particolare sulle immagini di famiglia. Partendo dalla selezione di un evento significativo nella propria storia familiare, i partecipanti cercheranno di risolvere un antico mistero legato alle loro radici. Questo processo sarà guidato dall'uso creativo della fotografia come mezzo di ricerca e testimonianza.

  • 07/09/2024

Livello
Durata
Lingua
Italiano
Partecipanti
Min: | Max:

Perché seguirlo

Collezionare immagini d’archivio genera un nuovo significato o è solo una ripetizione di ciò che già esiste? 
Qual è il confine tra ciò che la fotografia rappresenta e ciò che immagina? 
Come possiamo, attraverso il nostro sguardo, diventare co-creatori di nuove narrazioni visive?
Unisciti al workshop per scoprire come la fotografia può diventare uno strumento di introspezione, creatività e connessione con le tue radici.

📸 Riflessione sul medium fotografico
Durante il workshop, rifletteremo sull’importanza della fotografia come mezzo di testimonianza e collezione. I partecipanti saranno invitati a considerare il ruolo della fotocamera come strumento di memoria e come il gesto fotografico influenzi la nostra percezione del passato. Attraverso l’analisi e la reinterpretazione delle immagini d’archivio, emergeranno riflessioni sulla produzione e il consumo delle immagini nel contesto familiare.

📸 Analisi concettuale e creativa
In un contesto analitico e concettuale, il workshop esplorerà il delicato equilibrio tra realtà e fantasia nella narrazione visiva. I partecipanti saranno chiamati a interrogarsi su come il potere del medium fotografico possa influenzare e trasformare la loro visione del passato. Si discuterà anche del ruolo della fotografia nella costruzione della narrativa familiare: ha mai cambiato il corso della vostra storia familiare? E in che modo?

📸 Il mio libro pensato
Il fine ultimo del workshop è la creazione di un fotolibro digitale che mescoli il materiale d’archivio con l’autoritratto e la narrazione visiva, esplorando il confine tra documentazione e immaginazione. Il risultato sarà un racconto per immagini, dove il passato e il presente si fondono per svelare nuovi significati e connessioni familiari.

📸 Il ritratto nel reportage
I diversi stili e usi del ritratto nel racconto fotografico. Definizione dei progetti personali da realizzare in autonomia.


Come si svolge

Parte 01 – Teoria – Esplorazione dell’Archivio e ricerca del mistero (2 h) – sabato 5 ottobre mattina 11-13 e pomeriggio 14-16

Ore 11 Alba Zari sarà a Stage21 (Androna Campo Marzio 9c)
La prima parte del workshop si concentra sull’analisi di fotografie d’archivio personali. Attraverso la scelta di un evento significativo o di un ricordo familiare, i partecipanti rifletteranno su un enigma irrisolto legato alla propria storia, utilizzando le immagini come una porta d’accesso al mistero e alla scoperta. Questo momento rappresenta una fase investigativa, dove la fotografia diventa una traccia da decifrare e un mezzo per riconsiderare il passato.

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Parte 02 – Teoria – Autoritratto e Rappresentazione – domenica 6 ottobre pomeriggio 15-18
Nella seconda fase, l’esplorazione si sposta sulla reinterpretazione creativa e simbolica. Attraverso l’autoritratto, i partecipanti entreranno nei panni di un proprio antenato, rappresentando la loro visione personale di un membro della famiglia. Questo esercizio mira a creare un collegamento tra l’identità attuale e quella passata, esplorando come le storie familiari influenzino il presente. La fotografia qui funge da ponte tra le generazioni, offrendo nuove possibilità di dialogo e comprensione.


Alba Zari – Docente 


Alba Zari, fotografa e documentarista nasce in Thailandia dove vive fino all’età di 8 anni. In Italia abita prima a Trieste, poi a Bologna dove si laurea al DAMS in cinematografia per poi specializzarsi in fotografia e visual design alla NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, proseguendo gli studi in fotografia documentaria all’International Center of Photography di New York. Nei suoi lavori, c’è tutta la riflessione e la sua sensibilità artistica ed un approccio alla complessità della mente umana e un costante dialogo tra passato e presente, memoria e innovazione, tra umano e IA, tra verità ed autenticità.


Segni particolari

Il workshop si ispira al mito di Pandora, simbolo del confronto con l’ignoto e delle conseguenze che derivano dalla curiosità. Così come Pandora apre il vaso rivelando mali ma anche speranza, i partecipanti esploreranno ricordi, segreti e racconti familiari ancora irrisolti attraverso le immagini d’archivio. Questo percorso porterà alla scoperta di aspetti sconosciuti della propria storia, approfondendo il legame tra passato e presente. La fotografia diventa così uno strumento di introspezione e riscoperta, offrendo uno spazio di riflessione creativa per comprendere il significato nascosto dietro le immagini e dialogare con le proprie radici.  Alla fine del workshop verrà offerta una introduzione sull’argomento delle Costellazioni Sistemiche e familiari a cura di Samantha Germani seguita poi da una breve attivazione rivolta al gruppo con il fine di integrare e supportare il lavoro svolto sul tema dell’archivio familiare.

Samantha Germani è una facilitatrice di Costellazioni Sistemiche e Familiari, attualmente tirocinante come Counselor Sistemico Socio Costruzionista presso Pratiche Sistemiche Milano. Ha maturato una solida esperienza nel settore sociale ed educativo, lavorando con adulti, bambini e interi nuclei familiari, con l’obiettivo di promuovere il benessere e la coesione.



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Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 71.999,8 € dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sul bando POR FESR 2014-2020, Attività 2.1.b.1 bis «Concessione di sovvenzioni per il finanziamento di programmi personalizzati di pre-incubazione e incubazione d’impresa, finalizzati alla realizzazione di progetti di creazione o di sviluppo di nuove imprese caratterizzati da una significativa valenza o da un rilevante connotato culturale e/o creativo»


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